PALAZZO REBOTTI

Committente:

Comune di Isola della Scala

Acquisito dal Comune nel 1965 e ubicata al centro dell’edificato di Isola della Scala, Palazzo Rebotti, rappresenta un complesso storico di indiscussa rilevanza architettonica: rimarcata dall’ampio parco ottocentesco. Non vi è una data certa della sua costruzione ma alcune soluzioni architettoniche, quali le volte a fungo nel seminterrato, confermano che esso dev’essere sorto all’incirca nella metà del cinquecento. Ne sono una ulteriore prova due disegni di Cristoforo Sorte del 1561 che hanno per oggetto il corpo principale della Villa. Sul finire del Novecento, l’Amministrazione di Isola della Scala, riscopre le potenzialità architettoniche e culturali di Palazzo Rebotti ed inizia il lungo ed oneroso iter del restauro conservativo e della riqualificazione funzionale.

Solo dopo aver preso coscienza della spiccata vocazione ‘culturale’ del complesso, è stato possibile verificare le ulteriori potenzialità di fruizione, volte tutte comunque a valorizzare questa specifica dimensione. Alla luce di tali premesse la collocazione della “biblioteca comunale” nel portico Novecentesco annesso al Palazzo (nelle immagini una veduta di una delle sale lettura al piano primo ed una veduta del prospetto esterno rivolto a sud) e nei locali del piano terra del corpo di fabbrica centrale, sembra la scelta più che mai valida e perfettamente compatibile.

Tale destinazione si integra con funzioni culturali più articolate che permettono, in modo differenziato, la fruizione degli spazi esistenti ai piani superiori e nel corpo principale della villa, destinati a spazi per associazioni. A tal riguardo l’idea di destinare alcune delle sale del complesso alle associazioni socio-culturali, funzionerà da volano per fare dell’intera area Rebotti il polo socio-culturale di Isola della Scala; vicino alle varie strutture scolastiche, a quelle parrocchiali e per giunta con ampie aree verdi a disposizione. L’intervento di restauro, realizzato per stralci funzionali, ha interessato le strutture portanti interne (con interventi di consolidamento, inserimento di catene, integrità muraria), gli intonaci esterni ed interni (con particolare attenzione alle stanze voltate del corpo cinquecentesco), i serramenti,le pavimentazioni riproposte in cotto per il corpo centrale, in seminato alla “veneziana” della Villa dove al piano primo si è recuperato un originario pavimento ligneo con disegni geometrici. E’ stata effettuata una nuova realizzazione degli impianti tecnologici con l’inserimento di due ascensori, uno a servizio dell’ala destinata a biblioteca ed uno per la porzione di edificio riservato alle associazioni.