Incarico di
consulenza progettuale, direzione artistica e Coordinamento della
Sicurezza per il consolidamento e restauro conservativo della
cinquecentesca Porta del Vescovo (1517-1520)
attribuita a
G. Falconetto, successivamente modificata nel fronte verso città
dagli Austriaci nel 1859/69.
Il progetto ha
mirato principalmente a ridurre gli effetti di un ventaglio di
patologie di degrado, dovute in parte ad alterazione naturale
dei materiali, in parte a fattori ambientali (la porta prima
dell’intervento era attraversata nel suo interno dal traffico
automobilistico cittadino); ma soprattutto l’intervento novecentesco non
compatibile per il materiale utilizzato (cappa in cemento
realizzata nell’immediato dopoguerra sull’estradosso della volta) e
per tipologia geometrica di copertura, ha esortato a
riproporre l’originaria copertura con struttura a falde in
legno che, oltre a fungere da elemento di protezione alle
sottostanti apparecchiature murarie, risolve il problema della
riconfigurazione architettonica.
Particolare
attenzione è stata posta alla definizione della struttura
portante che, attraverso una serie di tirantature in cavi metallici
(trefoli d’acciaio) rende non spingente la struttura a puntoni
privi di catene.
Per gli
interventi conservativi su paramenti esterni (in calcare compatto e
calcare tenero e laterizi) si è particolarmente curata la fase
diagnostica avvalendosi di tutta una serie di
indagini polimetodologiche affidate al Laboratorio di analisi
e ricerca applicata R&C Scientifica s.r.l. di Altavilla
Vicentina (VI), mirando a soddisfare tutti i criteri guida del
minimo intervento, compatibilità, reversibilità e,
naturalmente, anche durabilità.
Attualmente
trovano sede all’interno della struttura delle associazioni
locali.
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